“…dalla quinta elementare zero sbatti di studiare,
quante note sul registro ma ora le note le registro,
…no no non seguo i fans voglio solo una seconda chance…”
E giù il sipario! Con la voce e la metrica del nostro alunno (e, per l’occasione, Maestro di Cerimonie) “Big Steve” a chiudere in maniera decisamente brillante e stilosa l’inaugurazione del fanta-pub “Tropical Bosco” e l’edizione 2022 del Progetto Lapis.
Ma facciamo un passo indietro. “Seconda Chance” è stato il nome d’arte che quest’anno abbiamo scelto per il percorso affrontato da dodici ragazzi di età compresa tra i 14 e i 15 anni che da gennaio a giugno ’22, per tre giorni a settimana fino alla fine dell’anno scolastico, hanno formato il gruppo classe dei Lapis.
Il percorso “Lapis – Laboratori Scuola e Formazione” ha cadenza annuale: trecento ore nelle quali il Centro Salesiano mette a disposizione formatori, spazi, strumenti e laboratori, oltre che i suoi principi educativi. Ai ragazzi, invece, si chiede entusiasmo e impegno per disputare alla grande la loro “seconda occasione”. Alunni provenienti dalle scuole medie del territorio (quest’anno dagli Istituti Comprensivi di Fossano, Bene Vagienna, Centallo-Villafalletto e Racconigi) si mettono in gioco e si tuffano “a bomba” in un’avventura di sei mesi che richiede coraggio. Non è facile, nel bel mezzo dell’anno scolastico, sedersi a nuovi banchi, conoscere e farsi accettare da nuovi compagni e da nuovi professori. Non è da tutti. In un nuovo primo giorno di scuola la paura fa novanta, come scrive nella sua tesina una delle allieve: “…Penso che questa sia una grande opportunità per superare l’esame e recuperare il tempo perduto. La mia più grande paura nel venire qua era quella di non essere accettata e avere difficoltà ad integrarmi…”
Il Progetto Lapis non è una rivincita, piuttosto un tentativo di affrontare la scuola con un altro spirito, provare a guardarla da una diversa prospettiva. Durante queste intense settimane gli alunni hanno l’opportunità di confrontarsi con il mondo della formazione professionale: si applicano in laboratori di arte, cucina e falegnameria, iniziano a conoscere e utilizzare i “ferri del mestiere”, osservano gli studenti più grandi maneggiare strumenti e macchinari e acquisire tecniche e competenze. Durante la prova orale di terza media che li attende a fine giugno, davanti alla commissione d’esame, racconteranno la loro esperienza e cercheranno di spiegare se e come questa li abbia aiutati e ispirati.
Come dicevamo, il viaggio di quest’anno si è concluso venerdì 3 giugno, ultimo giorno del progetto ma, soprattutto, il D-Day dell’inaugurazione del locale più cool dell’estate, il “Tropical Bosco”. La classe dei Lapis, una speciale aula-laboratorio dotata di forno e strumenti per la lavorazione del legno, si è trasformata per una mattina nel “freschissimo Tropical B”: un bar ideale, un chiringuito immaginario su un fantastico lungomare caraibico, un “posto bello, piacevole, che ti fa stare bene…” come lo hanno definito i Lapis mentre lo sognavano ad occhi aperti. Clienti speciali: i formatori del Cnos che hanno regalato un po’ del loro tempo ai ragazzi, per valorizzare la loro creatività e il loro sforzo.
Si sa, però, che “non c’è divertimento senza sbattimento” e in questi casi è il lavoro di gruppo a fare la differenza. Ma lo squadrone Lapis non ha deluso le aspettative: Sara e Kadija hanno sfornato pizze, torte e muffin a volontà; Salvo e Alessandro si sono occupati di drink colorati (e analcolici); Morgan, Leo, Sabri e Chiara, addetti alla sala, hanno appuntato gli ordini; Steve si è sdoppiato in “butta-dentro” e cantante; Saad e Arthur hanno presidiato la consolle e Jacopo, re dei paparazzi, ha immortalato l’evento con i suoi scatti. Il risultato sono state due ore leggere e allegre, con la sola pretesa di stare bene insieme, studenti e formatori; sicuramente un momento utile a stemperare un po’ la tensione prima dell’esame.
Ci piace comunque pensare che negli anni a venire i ragazzi del Lapis ’22 incontrandosi si diranno: “…Fra’! Ti ricordi del Tropical Bosco??”.