Sono tante le aziende del settore della meccanica agricola che lavorano sul nostro territorio, ma alcune eccellono proprio per il loro sguardo professionale che va ben “oltre” il nostro territorio.
Giovedì 19 ottobre il corso della terza annualità di meccanica agricola ha avuto l’opportunità di incontrare e conoscere da vicino due di queste aziende: l’Olimac di Margarita e l’Eurospand di Boves.
L’Olimac si occupa della produzione di testate per la raccolta di mais e girasole e Francesco Imbimbo ha condotto i nostri ragazzi a vedere direttamente in azienda il ciclo chiuso di produzione quasi totalmente automatizzato.
La visita è stato un percorso nella storia dell’azienda, partendo dal bisnonno, con la costruzione della prima testata e proseguendo, nelle generazioni, con le testate Drago 2, Drago GT, Drago Gold, ognuna con caratteristiche uniche nel loro genere.
I nostri allievi hanno potuto apprezzare l’ottimizzazione dello spazio in magazzini verticali con l’utilizzo di diversi robot di alta tecnologia; la produzione completa quasi totalmente automatizzata con robot A.B.B. , robot a controllo numerico MAZAK e altre macchine utensili per lavorazioni particolari; la verniciatura e l’assemblaggio dei singoli componenti.
Proprio il racconto di una recente partecipazione ad una mostra oltreoceano, dove il confronto con altre aziende ha avuto nettamente la meglio, ha colpito alcuni nostri futuri meccanici agricoli e ha fatto comprendere quanto le macchine prodotte qua vicino a noi siano esportate in gran quantità in America.
L’azienda, tra l’altro, ha in programma di espandersi con nuovi capannoni arrivando ad una superficie di più del doppio di quella attuale.
Dopo il pranzo all’Oratorio don Bosco di Cuneo, la classe ha potuto ancora recarsi a Boves all’Eurospand.
Questa azienda produce macchine spandiconcime e spandisale con piatto vibrante. È una ditta a conduzione familiare con una gamma di prodotti varia e con un’attenzione alla tecnologia e un occhio alla sostenibilità, grazie all’utilizzo dell’energia solare che la rendono un’azienda di qualità sul nostro territorio.
Anche in quest’azienda si vede il ciclo di lavoro completo, seppur meno automatizzato, e si possono apprezzare l’attenzione ad ogni fase e ad ogni singolo prodotto finito che viene collaudato prima di essere venduto.
Perché dunque accompagnare i nostri ragazzi a visitare aziende del nostro settore agricolo così all’avanguardia, seppur diverse tra loro?
Sicuramente per poter vedere dal vivo ciò che quotidianamente non possono, ma soprattutto per incentivare i più giovani a guardare “oltre” che è l’atteggiamento migliore da perseguire per raggiungere obiettivi alti, per sognare in grande, come don Bosco stesso ci invita a fare.