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Barcelona: è andata così!

È andata così.

“Prof, ma noi possiamo andare in gita?” 

“Beh, non saprei, dove vorreste andare?”

“All’estero, in Spagna o in Francia…”

“Dovete provare a cercare una fiera di settore e fare un programma”

“Davvero possiamo?”

“Certo. Tentar non nuoce.”

Assemblea di classe. Gita a Barcellona. Fiera Expobeauty. E poi Park Guell, Sagrada Familia, Camp Nou, Moco…

Ed ecco che in un attimo sono loro i protagonisti, loro i promotori, loro i soggetti attivi che si muovono tra le cose del mondo: esperienze professionali da vivere, luoghi da visitare, cultura da assorbire e poi amicizia, conoscenze, bellezza negli occhi e nell’anima.

“Ce l’abbiamo fatta, prof”

E così due corsi, la 3^ e la 2^ acconciatura, sono partiti la sera del 26 marzo alla volta di Barcellona, con tanta speranza e un po’ di timori nel cuore.

Viaggio in pullman di 12 ore, musica, scherzi, risate, poco sonno in realtà. La novità è eccitante, come si fa a dormire? C’è la Costa azzurra da vedere e la Camargue (quant’è bella la Camargue, prof).

Arrivo ore 6,30, ore 7 ci fermiamo davanti a Casa Batlò poi a Casa Mila: dormono tutti.

Alle 8 siamo nel quartiere della Fira, davanti all’Expobellezza: a Barcellona fa freddo e tutti i locali sono chiusi, aprono alle 10. Troviamo un bar per una colazione al volo, facciamo due passi per iniziare ad orientarci ed alle 10 siamo in Fiera. Foto di rito e poi i ragazzi si disperdono, ognuno a seguire le proprie inclinazioni: taglio uomo, colore, piastre e phon, rasoi e forbici, prodotti per i capelli, ma anche per maquillage e unghie, trucco artistico, arredamento del salone, show e passerelle.

La stanchezza un po’ si fa sentire, quindi con la metro nel tardo pomeriggio ci spostiamo verso la spiaggia del Port Vell, dove possiamo rilassarci un po’. “Prof! Davvero ci portate al mare?” Che emozione il mare della Barceloneta, e questi vicoli stretti e fitti del quartiere, quasi soffocanti, che si aprono sull’immensità dell’acqua.

Finalmente si va in ostello, stravolti dalla stanchezza, un bel sonno ristoratore è necessario.

Il giorno dopo ci muoviamo alla scoperta della città, fondata dai Romani (davvero prof?): il Barrio Gotico è il primo quartiere, con le mura antiche e la cattedrale, poi è la volta di El Born, La Rambla (attenti ai portafogli, raga!), La Boqueria (ma davvero possiamo entrare e mangiare quello che vogliamo?).

E poi via verso la Sagrada Familia (ma no, prof,  non può essere una Basilica minore!): che meraviglia di uomo e natura, l’altezza, la luce, le forme, tutto è stupore, che continua con il Park Guell (che genio questo Gaudì) e la bellezza della città dall’alto. Ormai la città è nostra, non ci spaventa più… Torniamo al mare, per prepararci alla cena tipica a base di paella marisco (certo che questo ristorante è proprio chic, prof).

Ultimo giorno prima della partenza: – Facciamo le valigie, avete preso tutto? Andiamo allo Stadio Camp Nou! – I più fortunati entrano, gli altri, dopo qualche scatto, si dirigono verso il centro della città a caccia di souvenirs.

Alle 12 ci ritroviamo al Moco Museum: l’arte contemporanea è affascinante, Warhol, Banksy, LaChapelle, Abramovic: forme, suoni, colori, immagini in movimento, molti specchi – ottimo per giovani tiktokker e instagrammer – con il motto “In art we trust”.

Lasciamo alla fine la parte adrenalinica: una teleferica ci porterà alla cima del Montjuic, davanti alla Fortezza di Barcellona, da cui si può vedere un pezzo di città: -no, prof, ho paura. quanto è alto!!! non posso guardare! può sedersi vicino a me? siamo già arrivati? abbiamo vinto!-

Infine lo shopping sulla Rambla, a Placa de Catalunya e nel Passeig de Gracia: quanti negozi e quanti incontri emozionanti!

È ora di partire, nel viaggio di ritorno si dorme, come si può, seduti, appoggiati ai vetri, abbracciati all’amico… un po’ di riposo è necessario…

-Che bello prof! È stata una gita fantastica, io mi sarei fermato lì… ci torniamo? Dove ci portate il prossimo anno?-

 

La bellezza si rispecchia nei nostri occhi, abbiamo imparato tanto, anche a volerci più bene; e i prof? simpatici questi prof, sempre disponibili, sempre sorridenti, sempre pronti per tutti…  avercene di prof così…

 

Gli autisti, poi… che allegria! Grazie ad Ezio e Romano della ditta Gunetto autolinee… siamo stati una bella squadra.

 

Grazie anche a Don Bartolo, che ci ha sostenuto fin da subito con entusiasmo e ci ha permesso di vivere questa bella esperienza.

 

E un applauso alle nostre ragazze e ai nostri ragazzi!

Che la vita vi sorrida e che il desiderio di incontrare l’altro vi resti nel cuore.