Ne abbiamo perso un altro. Da non credere, scompaiono come le pagine di un calendario. Non sappiamo niente se non il fatto che ce li porta via l’INPS, l’Istituto Nascondimenti Personale Scolastico. Però siamo costernati: fino a ieri c’era, era là, nel suo angolino, sommerso da faldoni e libri e oggi… scomparso. Dove? Non sappiamo. Come evaporato.
Le domande diventano sempre più numerose e pressanti: “Andare a Chi l’ha visto?”, allertare la Protezione Civile? Riempire di manifesti le città? C’è chi vorrebbe organizzare spedizioni di esplorazione e ricerca. È inquietante. Ci domandiamo “Chi sarà il prossimo?” e tutti abbiamo paura di dare una risposta.
Aiutateci, lo stiamo cercando. Alcuni avvistamenti, la cui veridicità è però da controllare, lo hanno localizzato nei boschi intorno a Centallo, ma non esiste alcuna certezza. Tranne il fatto che qui da noi non c’è più.
Ci rivolgiamo alla popolazione: se vedete un uomo che risponde al nome di Nicola aggirarsi nelle campagne con in mano una Canon, una Leika o una Nikon non abbiate paura: è una brava persona. Se gli fate vedere un grandangolo, un flash o un quadro elettrico ve lo fate amico. Fateci sapere dove lo avete visto, noi manderemo elettricisti, meccanici e carrozzieri a catturarlo e riportarlo qui, da noi, a casa.
Caro Nicola, la casa, la cui soglia, per quarant’ anni hai varcato con puntualità e dedizione impegnandoti nell’insegnamento e nella formazione dei ragazzi sotto il segno di Don Bosco ti ringrazia per il servizio svolto e ti augura di poterti godere questo nuovo tempo di vita.