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LUIGINA: PRESENZA DI CASA, PRESENZA CHE FA CASA

Ho incontrato Luigina due giorni prima che andasse in pensione, mentre correva sotto i portici per andare a pulire chissà quale parte della nostra immensa scuola, e mi ha detto “non posso mica non venire più, ho ancora tante cose da fare”. 

Quel giorno mi è risuonata nella mente più volte questa frase, ma ancora più l’“andi” con cui si affrettava a svolgere le ultime faccende.

Credo di averla vista sempre così, immagino sia stata sempre così, da quel lontano 2 gennaio del 2002, quando per la prima volta entrò nella nostra casa salesiana come addetta alle pulizie.

Ma in questa casa lei si è dedicata a molto più che le pulizie, non solo perché si è sempre adoperata a qualsiasi altro servizio che potesse essere utile in varie occasioni più o meno pubbliche, pranzi, cerimonie, ricorrenze, ma proprio perché il suo lavoro era per lei un vero “occuparsi” della casa, con solerzia, dedizione, attenzione, rispetto e con uno sguardo sempre vigile per tutto e per tutti.

Difficile immaginare questa casa senza la sua presenza perché proprio la sua presenza rendeva CASA il nostro ambiente e, ognuno di noi, ma sicuramente Don Bosco in primis, sarà sempre grato a Luigina per come si è presa cura di questo luogo.

“Ogni giovane che entra in una casa salesiana è protetto sotto il manto della Madonna e l’Ausiliatrice lo accompagna mano nella mano” e sicuramente sarà lo stesso per chi a questa casa ha dedicato tempo, energie, impegno senza mai risparmiarsi per renderla ogni giorno più accogliente.

Grazie Luigina!

Buona pensione!!!