Tutto è partito quasi per gioco, o forse per un sogno, certo un sogno non paragonabile a quelli di don Bosco che hanno cambiato la storia, ma comunque un sogno che ha messo in gioco risorse, energie, idee, volontà, impegno, collaborazione, mani, occhi e cuore, per cui qualcosa di don Bosco sicuramente c’è e rimarrà.
Poco più di un anno fa lo zio sacerdote di una nostra collega ha raggiunto abbastanza improvvisamente don Bosco in Paradiso, lasciando un’eredità spirituale unica e anche una Panda, molto meno unica, anzi addirittura banale, ma ora è diventata unica anche lei. Come?
La Panda è stata donata dalla famiglia al Centro Aiuto alla Vita di Cuneo presso cui presta servizio di volontariato la nostra collega che insegna anche ai carrozzieri e da lì il sogno: trasformare la Panda per farla diventare unica e dare agli allievi la possibilità, unica anch’essa, di realizzare un lavoro completo su un’auto che realmente andrà in giro per le strade delle nostre città e che porterà la firma del CNOS di Fossano.
È stato un lavoro veramente a più mani, a più occhi e con tanto cuore, ma il risultato splendido eccolo qua, ammirato e apprezzato dai ragazzi pieni di orgoglio, dalle famiglie piene di ammirazione e da noi colleghi pieni di gratitudine per il formatore di laboratorio di carrozzeria che ha accettato la sfida e ci ha creduto con tutto se stesso impiegando ogni energia e risorsa a sua disposizione.
Tutto il team formatori e anche colleghi di altri settori hanno contribuito a seguire il lavoro e rendere il progetto un’unità di apprendimento speciale per i ragazzi con il risultato che tutti possiamo ammirare e che vedremo presto in giro per le strade e don Bosco stesso sicuramente sarà orgoglioso dei suoi ragazzi che abbiano contribuito a un servizio bello e unico come il servizio alla Vita più debole e fragile che è quella del bimbo nel grembo materno che il Centro Aiuto alla Vita sostiene e difende con il suo servizio.