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“Exallievi Salesiani: un segno indelebile”…

Fossano, venerdì 19 aprile 2024

Ore 19.15

Guardo i miei piedi mettere un passo avanti all’altro mentre cammino nervosamente sotto i portici di via Verdi. Non ho più uno zaino sulle spalle, come qualche anno fa, non ho un’interrogazione stasera, eppure sento che per l’emozione il mio cuore sobbalza e le mie mani tremano. Mani che adesso non stringono la mano di una compagna di scuola, ma di un bambino, il mio bambino. Sono ormai di fronte al civico 22. Un bel respiro, e guardo i nostri piedi calpestare un gradino, poi un altro, poi un altro…

Ma riavvolgiamo il nastro…rewind!

Ore 14.30

I formatori e il personale del CFP sono in palestra per fare il punto della situazione. Chi si occupa del servizio dell’apericena? Io, io, io…perfetto, ci siamo. Va bene se voi fate l’accoglienza all’ingresso? Noi pensiamo all’area giochi per i bimbi. Adesso l’importante è che tutti ci diamo una mano ad allestire panche e tavoli e tutto l’impianto audio, e i proiettori, e le luci… Chi pensa alle foto?

In un attimo si fanno le cinque. Chi abita più vicino ha tutto il tempo per fare ancora un salto a casa per una doccia, chi vive lontano opta comunque per un cambio d’abito. È una serata speciale, e come tale va affrontata: dopo tanti anni, il CNOS-FAP dei Salesiani di Fossano ha invitato tutti gli ex allievi che hanno conseguito la qualifica dal 2010 in avanti. Le iscrizioni hanno toccato le 400 unità. Per molti, quasi tutti, non ci si vede da anni. C’è l’ansia delle grandi occasioni. Chissà che effetto farà…

Sembra che questi 10 anni non siano mai passati. Tante cose sono cambiate qui dentro, eppure tutto mi sembra sempre uguale. Mi sembra sempre di sentirmi a casa. All’accoglienza già mi sciolgo in lacrime, dopo aver incrociato gli occhi di un ex insegnante.

Quante volte in questi anni mi sono chiesta: se solo potessi tornare là, un’ora sola, in quella scuola, sai quanto pagherei? Ed ora, eccomi qua, dove ho passato tre anni della mia vita, dove ho lasciato un pezzetto di cuore, dove ho incontrato persone fantastiche. Attorno a me si aprono quegli spazi: il porticato con i suoi immancabili calcetti, laggiù la palestra, che tutti i lunedì alle otto ci accoglieva per il “buongiorno”, e qui il cortile, già pieno zeppo di gente. Tante persone, exallievi come me, più giovani di me, più vecchi di me. Volti a me familiari, volti sconosciuti, volti, volti, volti.

Tante domande. Ma lui com’è già che si chiama? Ciao, non ti vedo da una vita, ma quanto sei cambiata? Sei davvero tu? Ci conosciamo? Cosa fai di bello adesso? Ah così anche tu hai figli? Ma non mi riconosci?

Le stesse domande che pongo ai formatori e ai salesiani. Anche tra di loro facce nuove e facce familiari, in ogni caso facce amiche.

Che bello, che emozione essere qui, tutto il passato stasera si è fatto di nuovo presente.

Non pensavo fosse così emozionante rivedere i miei ex allievi. Non pensavo di riuscire a ricordare tutti questi nomi. (Non tutti, eh, siamo onesti…) Ci sono pancioni, figli e figlie, barbe, qualche ruga…segni di un tempo che passa, di una vita che continua. Baci, abbracci, lacrime. Il semplice salutarsi di nuovo qui e il rivedersi dopo tre, cinque, dieci anni, vale l’organizzazione della serata. Ma la festa è lunga, la palestra ci aspetta con la sua musica, le sue luci, l’aperitivo, i banchetti allestiti per l’occasione (l’Unione Exallievi, i Servizi al Lavoro del nostro centro, e poi due ex allievi che partiranno in missione quest’estate), i calcetti per tornare a giocare insieme come un tempo, addirittura a un certo punto parte un karaoke su “Don Bosco amico nostro”!

E nel frattempo si continua a chiacchierare, a raccontarci cosa è successo nelle nostre vite da allora, cose belle e brutte, e poi a ricordare quella gita, quei punti tolti più o meno giustamente, quelle lezioni, quelle persone, colleghi che non ci sono più, allievi di cui si sono perse le tracce, e ancora “quella volta che”, “quella volta che”, “quella volta che”. Che bello sentire nelle vostre parole la gioia e l’orgoglio di essere exallievi salesiani. Quanti ringraziamenti e manifestazioni d’affetto per noi e tra di voi. Una serata fantastica, di quelle che rimarranno scolpite a vita nel cuore.

Ed infine mi viene tanta voglia di ringraziare, non solo per serate come questa, ma per mille altre cose che ho nel cuore:

perché questa scuola mi ha lasciato tra i ricordi più belli della mia vita;

perché ho imparato che conta molto che tipo di persona si sceglie di essere;

per le emozioni indimenticabili che ho vissuto tra queste mura;

perché ora so che è fondamentale stare sempre molto allegri;

perché mi è stata trasmessa tanta voglia di lavorare e tanta voglia di vivere;

perché ho imparato a non arrendermi, a dare il cento per cento e a cercare di migliorare sempre;

per le belle e sane amicizie che intessuto;

perché ho capito l’importanza della diligenza e della disciplina in tutto quello che faccio;

perché non dimenticherò mai cosa vuol dire essere buoni cristiani e onesti cittadini.

La mano che don Bosco mi ha poggiato sulla spalla ha lasciato un segno indelebile.

Tutto questo non sarebbe stato possibile senza il supporto il loro supporto e la loro collaborazione:

  • La comunità salesiana e il personale di cucina dell’Istituto Salesiano
  • L’unione ex allievi don Bosco di Fossano
  • I centri CNOS-FAP di Bra e Savigliano per la collaborazione nella realizzazione dell’aperitivo
  • Le animatrici della cosiddetta “area bimbi”
  • I deejay Luca e Michele, allievi del settore elettro
  • I formatori e il personale tutto del CNOS-FAP Fossano

e soprattutto gli exallievi, i veri protagonisti:

Restiamo in contatto, ci faremo sentire presto, non finisce qui!